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unostranoblog

martedì, novembre 28, 2006
Cicerone alla riscossa
Visto che sul nostro libro di latino Cicerone è onnipresente... abbiamo deciso di scrivere anche noi i titoli delle versioni ;-) Se ne avete di nuovi aggiungeteli tra i commenti
Ringrazio: me stesso (AleX33, ma anche Turk... si scrive così?), il Gabro (JD), il Gurzo e Facca
Cicerone alla riscossa

1.Cicerone esorta le tipe a darla di più con un discorso all’Hollywood
2.Cicerone pubblica le sue avventure sessuali più piccanti
3.Cicerone sfonda tutte le vergini del tempio di Vesta
4.Cicerone esprime i pericoli del legame covalente triplo
5.Cicerone elenca i tipi di perizoma che Cesare usava in Gallia
6.Cicerone è accusato di spaccio, giro di prostituzione, rapina a mano armata, sequestro di persona, pedofilia… ma è Cicerone e quindi chissenefrega.
7.Cicerone scrive una lettera di protesta a Guy De Maupassant e Gabriel Garcia Marquez per i loro romanzi
8.Cicerone durante l’ora di diritto legge un romanzo e durante il cambio dell’ora si comporta in modo scorretto, non dà esempio di rispetto delle norme sociali
9.Cicerone partecipa al corso di matematica alla Bocconi, ma non ci capisce una sega
10.Cicerone chiede in modo creativo alla prof G. “quante per il 6?”
11.Cicerone, dopo aver visto l’equazione per la casa, decide di allenarsi a camminare
12.Cicerone guadagna una valanga di punti rispetto andando in palestra con il gurzo
13.Cicerone si ammazza di pippe con il Gabro, (ma è sorpreso quando vede il pinnone del Gabro di 30 cm)
14.Cicerone scrive una lettera di protesta per l’eccessivo costo dei panini di N.
15.Cicerone insulta Tacito perché le versioni sono più difficili delle sue
16.Cicerone alza l’età media della del Milan titolare, insieme a Chuck Norris, Nonno Simpson e Maldini)
17.Cicerone insulta Platone, si becca un cazzotto e poi scrive un trattato su come non conviene insultare un campione olimpionico di boxe
18.Cicerone, dopo aver seguito il corso alla Bocconi, decide che piuttosto di calcolare tutti i suoi spostamenti preferisce diventare un epicureo in un ozio eletto tra gli amici fidati
19.Cicerone decide di prostituirsi per noia
20.Cicerone gioca a strip-briscola con Catilina
21.A.V. tradisce B con Cicerone
22.Cicerone muore d’infarto dopo aver visto la L. e la tipa di A. nude
23.Cicerone in senato difende Chuck Norris e Spongebob
24.Cicerone va a fare jogging la mattina perché vuole perdere qualche chilo
25.Cicerone pippa di coca e muore di overdose
26.Cicerone mentre camminava per Betlemme viene scambiato per Gesù e viene crocifisso e muore bestemmiando in latino
27.Cicerone viene cacciato dall’isola dei filosofi perché bestemmiava come un porco
28.Cicerone si trova per sbaglio sul set del film porno di Cucciolina e viene scambiato per il cavallo
29.Cicerone sviene durante un convegno di giovani fan
30.Per Cicerone la morte non è dolorosa, purché non sia la sua
31.Cicerone evade le tasse, ma poiché fa parte di Forza Italia nessuno dice nulla
32.Particolare favore sessuale verso Cicerone
33.Cicerone cerca di consolare Bruto, giovane tifoso della Juventus, squadra retrocessa per corruzione (e nel processo è immischiato anche Catilina)
 
posted by alexeidos at 6:51 PM | Permalink | 8 comments
domenica, novembre 26, 2006
Berlusca
E io che speravo ci lasciasse una volta per tutte...
e invece no! come gesù cristo, anche lui è risorto...
veramente, peccato... ci speravo proprio...
 
posted by alexeidos at 1:11 PM | Permalink | 7 comments
giovedì, novembre 09, 2006
AD ALCUNI PIACE LA POESIA
AD ALCUNI PIACE LA POESIA
di Francesco Bogliari, direttore de "L'Impresa"
tratto dal libro "Nulla due volte" - Il management attraverso le poesie di Wislawa Szymborska
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E' vero, non a tutti. E' vero, siamo una minoranza. Le minoranze soffrono le regole del gioco del potere dominante, in politica come in azienda. Ma è solo dalle minoranze - e a volte anche dai "pazzi" solitari - che può arrivare la scintilla del nuovo, dell'inedito, del diverso. I poeti sono diversi, e diversi siamo anche noi - i pochi - che amiamo la poesia.
Apparentemente la poesia non serve a niente. E sotto certi aspetti è vero, per fortuna. Ma ad un certo punto di vista la poesia stimola la creazione, il distacco dalle norme codificate, la formulazione di nuovi percorsi che possono portare ad approdi imprevisti. E da questi approdi chi vuole può ripartire per nuove avventure che a volte - con l'applicazione di tanta transpiration dopo l'inspiration - si traducono in cose buone e concrete per gli uomini.
Su cosa sia la poesia nemmeno io so rispondere. Se si sapesse rispondere (diffidate da chi dice di esserne capace) sarebbe una scienza esatta e si potrebbe magari misurare con la bilancia o con il metro o con l'anemometro. So però per certo che poesia non è solo quella fatta di parole e versi, da leggere ad alta voce o da far risuonare senza suono nell'intimità solitaria della propria mente.
Poesia sono le ardite costruzioni armoniche di Richard Strauss che nel Rosenkavalier accompagnano lo struggente canto d'addio alla giovinezza di Marie Therèse. E ancora le volute del flauto nella Cantata n. 8 di Bach:se Dio esiste, si è incarnato nelle note di Johann Sebastian. E che dire della sospensione del tempo - brevissima ma infinita - che precede il "Contessa perdono" nell'ultima scena delle Nozze di Figaro di Mozart? O ancora il rosso urlato della Deposizione di Volterra del Rosso Fiorentino, lo stupore dei volti nella Flagellazione di Piero, o la desolata contemplazione del niente nei sacchi di Burri.
Wolfgang, Piero, Rosso, Richard, Johann Sebastian, Alberto, ma anche Gioacchino, Franz, Ludwing e tanti altri amici hanno accompagnato la mia vita di studente, di manager, di giornalista, insieme ai versi di Lucrezio, Dante, Kavafis, Leopardi, Rilke, fino a quelli di Wislawa Szyborska, scoperta recente e sconvolgente. Le mie cose migliori le ho create sotto l'effetto di quella droga ad altissimo tasso di assuefazione che si chiama poesia e di cui nessun chimico laureato a Stoccolma ha ancora scoperto - né mai scoprirà - la formula. Il miglior consiglio che possa dare ad amici e colleghi d'impresa è inoltrarsi anche loro in questo mare nel quale naufragare dolcemente. Ne usciranno migliori e più forti. Magari anche vincenti. Ma questo, alla fine, è solo un effetto collaterale.
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Devo dire che, dopotutto (eh eh), il mi' babbo scrive molto bene... ;-) E devo anche dire che, tralasciando giusto il commento su Burri, condivido perfettamente la sua opinione riguardo alla poesia e al mondo che si apre davanti a essa... Forse sono ancora troppo "piccolo" per assaporare al meglio tutte queste bellezze e sofisticatezze, e so che in futuro rimpiangerò il non aver gustato da ragazzo tutte le opere (musicali, pittoriche, letterarie) che mi vengono ora proposte.
 
posted by alexeidos at 7:56 PM | Permalink | 10 comments